Orgoglio Piacenza

Angelo
Manfredini

Direttore della Sede di Piacenza-Cremona
Università Cattolica del Sacro Cuore

Chi sono

In Università Cattolica del Sacro Cuore dal 1995 ha esercitato, nella sua carriera, ruoli caratterizzati da responsabilità crescenti, quali la gestione dell’Ufficio Affari Generali, il coordinamento dell’Ufficio Alta Formazione e Relazioni Esterne e da ultimo il ruolo di caposervizio Ricerca, Master, Dottorati e Formazione Permanente della Sede di Piacenza-Cremona, fino a ricoprire, dal 2022, il ruolo di Direttore della Sede di Piacenza-Cremona.
È stato Presidente del CdA della Fondazione Pia Casa per Anziani Maruffi fino al marzo 2024. È Vice Presidente dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) di Piacenza e del CdA del Festival del Pensare Contemporaneo.
In questi anni ha inoltre sviluppato una radicata conoscenza del tessuto sociale locale, ricoprendo ruoli istituzionali di rilievo, tra cui quello di presidente di Piacenza Expo dal 2011 al 2017.

Perché Piacenza

Piacenza è un territorio ricco di storia, di cultura e di possibilità, con forte propensione al futuro.
Tutta la mia esperienza lavorativa, tranne un solo anno trascorso a Milano, si è sviluppata a Piacenza.
Per lo più in un ambiente straordinario come quello dell’Università Cattolica. A contatto con i giovani, con docenti ricchi di competenze, con tanti stimoli culturali e uno sguardo internazionale.
Ho la fortuna di lavorare per Piacenza, ma in sinergia con le altre Sedi della Cattolica, in primis Milano e Cremona. Dentro una rete di relazioni a livello nazionale e internazionale.
In passato ho collaborato con la Caritas Diocesana e con il Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza.
In tutte le realtà in cui ho operato, anche in veste di amministratore, ho avuto la fortuna di spendermi per il bene del mio territorio.

Passioni

Essenziali per me sono la centralità della persona e la qualità delle relazioni.
In ogni contesto le esperienze più belle sono quelle condivise.
Gioco a tennis, sono andato per anni in bici da corsa, mi piacciono la corsa, le camminate in montagna e lo sci, ma sempre in compagnia!
Mi appassiono a tutte le società sportive e a tutti gli atleti che portano in alto il nome di Piacenza. Negli ultimi tempi cerco di non mancare alle partite della Gas Sales Volley.
E poi mi piacciono il cinema, i libri, la musica. Da questo punto di vista qualcuno dice che Piacenza offra poco. Io, invece, constato che negli anni è cresciuta tantissimo l’offerta culturale e di intrattenimento in tutta la nostra provincia.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

C’è un luogo a cui sono molto affezionato: la chiesa e l’oratorio di San Dalmazio.
Un luogo di grandissima meraviglia, datato attorno all’anno mille, le cui dimensioni modeste, soprattutto se raffrontate al prospicente Palazzo Mandelli, sede della Banca d'Italia a Piacenza, raccontano la sua natura schiva e riservata, disponibile e aperta agli occhi di chi ha voglia di scoprire.
Anche entrando la dimensione intimistica e assolutamente spirituale non muta: lo sguardo, guidato dal susseguirsi dei pilastri, giunge istintivamente all’abside, unica parte non intonacata della chiesa che rimanda in chiaro modo suoi mille anni di storia.
Se possibile, il senso profondo del misticismo che si percepisce, raggiunge ulteriori livelli di intensità e profondità accedendo, attraverso due strette e ripide scale, alla critpa.
Scendendo la scala di sinistra, si può notare un piccolo andito antico che immetteva al sotterraneo della canonica e, un tempo, all’annesso monastero.
Nella cripta colonnine dalle delicate linee, legate ad un modulo bizantineggiante, incorniciano un altare che spicca per spartana e volutamente disadorna eleganza, a simboleggiare l’attenzione per l’essenza delle cose tipica dei piacentini.

Faccio parte della Confraternita dello Spirito Santo, che lo conserva e lo anima, con la guida di don Mario Tambini.
Per me è un’oasi di spiritualità e di crescita personale. È un luogo del cuore per il FAI, a conferma del suo valore storico e artistico.
Un piccolo gioiello, silenzioso e appartato, nel nostro centro cittadino.

Riferimenti

www.unicatt.it