Orgoglio Piacenza

Anja
Werner

Architetto e
ingegnere paesaggista

Chi sono

Nipote di un quotato pittore, scopre la sua inclinazione verso l'arte, la pittura, la botanica e la natura in generale sin da bambina.
Dopo il conseguimento della maturità classica, si dedica alla paesaggistica, dove trova l’unione di tecnica, disegno e fotografia, conseguendo la laurea in architettura del paesaggio ed ingegneria naturalistica al Politecnico di Monaco.
Si trasferisce per amore in Italia dove, in quel periodo, l'architettura del paesaggio è ancora una scienza poco conosciuta.
In quegli anni, grazie alla conoscenza di un giornalista milanese, attraversa l’intera Europa con un fotografo per documentarsi e scrivere il libro “L'architetto in giardino” (pubblicato da Rizzoli).
Questo testo, il primo di una lunga serie, le apre la strada verso i primi clienti italiani e la collaborazione con varie testate e periodici specializzati.
Tra i pionieri italiani nello sviluppo delle biopiscine, è progettista e costruttrice della primissima realizzazione sul territorio nazionale.
Fondatrice dell’Associazione Italiana per le Acque Balneabili Naturali e iscritta all’International Organization for Natural Bathing Waters, è membro di giurie nazionali e internazionali nei concorsi dedicati alle biopiscine.
Ha vinto per tre volte l’Italian Pool Award (2013, 2014, 2018), candidando due biopiscine e una piscina a depurazione tradizionale.
Negli anni, le sue pubblicazioni si susseguono: “La piscina biologica e il giardino naturale”, “Dove nasce un giardino?”, “Progetti di piscine biologiche” e “Ambiente piscina. Come progettare e valorizzare lo spazio intorno alla piscina”. Nel frattempo collabora, con pubblicazioni periodiche e contributi fissi, con riviste nazionali ed internazionali tra cui: Giardino Antico, Naturpools, Schwimmteich & Naturpool, Piscine Oggi, Paysage, Paisajismo, Giardini, Ville e Giardini, ilsole24ore, Repubblica, Elle, AD, Casa Naturale, La Casa di una volta, Casa Country, Home Wellness, Case e Stili, Ristrutturare e tante altre.

Perché Piacenza

Piacenza è il suo territorio è stato per me un caso fortuito della vita, che è diventato la mia vita stessa.
Di questo territorio adoro le colline e il modo di vivere in queste colline.
Il mio sguardo, da architetto e ingegnere paesaggista, si ferma spesso a rimirare le morbide curve di questi colli, dei fiumi che disegnano le vallate, segnate dallo scorrere delle stagioni.
Ho scelto di vivere in questo territorio, e forse, questa è la migliore risposta che so dare.

Passioni

Il lavoro e tutto quanto riguarda la natura innanzitutto.
Adoro i cavalli e viaggiare con i cavalli. Viaggiare lentamente, prendendosi il tempo per guardare ed apprezzare ciò che ci circonda. Ho viaggiato a cavallo in tutto il mondo ed ogni volta è un’esperienza speciale.
Pratico il trekking, per tanto tempo fatto in modo agonistico, che è semplicemente un altro modo per vivere la natura.
Mi piace cantare, musica coristica sacra e lirica, ed ho la fortuna di cantare in tantissimi teatri in giro per il mondo.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

I luoghi che amo consigliare sono le aree attorno ad alcuni piccoli borghi immersi nella natura dell’alta Val Trebbia.
Quando la strada che costeggia il fiume oltrepassa lo splendido borgo di Bobbio, si entra in zone dove la bellezza della natura circostante ti obbliga a fermarsi e godere semplicemente del momento.
Lungo il Trebbia è un susseguirsi meandri incassati nelle montagne che disegnano piccole spiagge sassose dove l’acqua, limpida e cristallina, invita a bagnarsi.
I boschi incontaminati attraversati da diversi sentieri, di diverse lunghezze e difficoltà, da cui imperdibili scorci si avvicendano tra montagne e spettacolari gole.
In questa zona c’è il piccolo ma imperdibile borgo di Brugnello, paesino arroccato su uno sperone di roccia a strapiombo sul Trebbia con uno dei panorami più inaspettati e spettacolari che si possano trovare nel piacentino: la vista sul sottostante canyon scavato nei millenni dal fiume.
Il borgo stesso è un originale agglomerato di case in pietra in parte scavate nella roccia che, pur mantenendo lo stile medievale, è stato negli ultimi anni abbellito da artisti e residenti.
Natura, arte, panorami e tempi che si dilatano regalano a chi visita questo borgo giornate rigeneranti.

Riferimenti

www.anjawerner.it