Orgoglio Piacenza

Carla
Aradelli

Titolare del
Ristorante Riva

Chi sono

La sua storia professionale prestissimo nella locanda di famiglia a Montesanto, una piccola frazione sulle colline di Ponte dell’Olio.
La prima esperienza ai fornelli fuori dal contesto famigliare la porta, per due anni, alla corte di quel grandissimo innovatore che fu Georges Cogny (maestro, tra gli altri, di Massimo Bottura, Filippo Chiappini Dattilo, Isa Mazzocchi, Daniele Repetti e Claudio Sadler) nella Locanda Cantoniera di Farini, dove ha imparato a pensare alla cucina come un mondo che neanche si sospettava esistesse.
Georges le ha insegnato la magia.
A 19 anni, inseguendo il, come dice lei, folle innamoramento di suo padre per quella trattoria di paese che oggi è il Ristorante Riva, inizia la sua avventura con Maurizio, che diventerà il suo compagno di vita e di lavoro.
Mettere la sua impronta in ogni piatto, modellare la cucina sulla sua persona, lasciandosi guidare da cuore, concretezza, cura e dettagli, senza dimenticare la passione per i prodotti naturali di cui lei conosce l'esatta provenienza, sono le regole auree del suo pensiero gastronomico.
I successi del ristorante Riva arrivano presto.
Lei, non ancora trentenne, nel lontano 1997 riceve la prestigiosa stella Michelin, punteggi sempre positivi su tutte le maggiori guide nazionali, articoli su varie riviste a tiratura nazionale e l’ingresso nel gruppo dei JRE: i giovani ristoratori d’Europa il cui motto “talento e passione” sposa perfettamente la storia di Carla e Maurizio.
La sua cucina cerca nel gusto il suo punto di forza, volutamente semplice ma ricercata e contaminata dalle stagioni, dai colori e dai sapori dell’orto.
Tutti i piatti di Carla sono firmati dal suo sorriso e dal suo stile personale.

Perché Piacenza

Il territorio rispecchia appieno il nostro modo d’essere.
Bellezze quasi nascoste, non urlate, che vogliono essere conquistate con pazienza e un minimo di spirito di avventura.
Così sono i piacentini: impegnati e volenterosi, ma soprattutto capaci.

Passioni

Sono innamorata del recupero. Cercare oggetti che per tanti altri sono solo “da buttare”, riuscire a valorizzarli, dargli una nuova vita è davvero quello che sento di vivere come passione.
Adoro la musica, da tenere come sottofondo, dove il ritmo mi deve accompagnare e deve vibrare con la mia cucina.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Il mio posto del cuore è senz’altro Ponte dell’Olio, i suoi dintorni, le sue magnifiche colline e le piccole grandi meraviglie che riserva a chi le vuole trovare.
Antico snodo commerciale tra la pianura padana e la Liguria, questo piccolo paese racchiude nel suo nome l’antica storia che lo contraddistingue, basata sugli scambi e sull’importanza della logistica, con magazzini per prodotti preziosi per l’epoca, come, per esempio, l’olio e il sale dalla Liguria e i cereali della vicina pianura, e sistemi di trasformazione come torchi per l'olio e mulini da grano.
La ricchezza e l’importanza di questa zona si può ancora leggere nelle tracce della storia: il bellissimo borgo medievale di Riva con il suo Castello fortificato, il Castello di Torrano, la bellissima Villa Casati Rollieri a Zaffignano, il Castello di Folignano, il bellissimo borgo di Castione e Montesanto, imperdibile punto panoramico.
Per chi vuole un primo e piccolo assaggio delle nostre bellezze consiglio il percorso del “Mercante Fortunato” organizzato dagli amici di Trail Valley.
Un percorso non troppo impegnativo che regala 2 ore di pace assoluta e nelle bellezze ponteolliesi.
Affrontare percorsi di montagna, in questa zona, spesso significa trovarsi di fronte a panorami inaspettati che riescono a farci comprendere la magia di un territorio e la sua storia più di ogni libro.
È facile, dall’alto, apprezzare un’ampia vista sulla valle con al centro il comune di Ponte dell’Olio anticamente chiamato Ponte Albarola e cogliere l’importanza della sua posizione e soprattutto del suo ponte già presente nell’Alto Medioevo.

Riferimenti

www.ristoranteriva.it