Orgoglio Piacenza

Paolo
Rizzi

Direttore del Laboratorio di Economia Locale
Università Cattolica del Sacro Cuore

Chi sono

Insegna Politica Economica all’Università Cattolica di Piacenza e Economia del turismo all’Università Bicocca di Milano.
Ha iniziato a fare ricerca sociale e economica sul territorio piacentino subito dopo la laurea in Cattolica, con il primo studio sulla povertà a Piacenza, analisi replicata poi per quattro volte, una ogni decennio dal 1987 ad oggi.
Dirige il Laboratorio di Economia Locale, centro di ricerca universitario che si occupa di analisi dei sistemi locali e delle politiche territoriali, con studi e indagini per conto di Enti Locali e Associazioni di Categoria in giro per l’Italia.
L’ultimo libro curato è “Il territorio nell’anima” (Vita e Pensiero 2022) dove analizza l’evoluzione delle teorie e delle politiche di sviluppo locale, con la rivoluzione degli ultimi anni che pone l’attenzione sugli indicatori di sostenibilità e di benessere soggettivo delle persone.

Perché Piacenza

Piacenza è la “terra di passo” secondo uno scritto di Leonardo da Vinci, per indicare la sua posizione geografica tra Emilia e Lombardia, crocevia di quattro regioni, tra Pianura Padana e Appennini, ma metaforicamente è il prototipo della città media italiana, ricca e operosa, ancorata alle tradizioni (agricole e artistiche) e proiettata nel futuro (meccatronica e alta tecnologia).
Per me il senso di appartenenza significa identità, relazioni, comunità.
Il “territorio nell’anima” (ultimo mio libro) indica proprio il bisogno di analizzare la città nel profondo, nelle sue dimensioni materiali e valoriali, ma anche la scelta di mettere al centro della propria vita di ricerca e lavoro la storia, le persone, le scelte collettive comunitarie.

Passioni

Amo la montagna piacentina, salire sulle vette appenniniche partendo di notte per vedere l’alba nei suoi diversi colori stagionali. La mia passione più forte è legata all’educazione comunitaria.
Da oltre venti anni con un gruppo di amici coordino uno spazio di formazione sociale, Cives, in cui abbiamo incontrato scienziati, giornalisti, testimoni del nostro tempo, per capire le grandi sfide di oggi e come migliorare la città con le piccole azioni e le politiche territoriali e nazionali.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

La pietra e il bosco. Le pievi romaniche di Vigoleno, Castell’Arquato, Vigolo Marchese ma anche le chiese di Sant’Eufemia, San Donnino, Sant’Antonino e la Cattedrale di Piacenza.
Sono un esempio plastico della spiritualità e dell’operosità dei nostri antenati, ma anche della bellezza mirabile dell’incontro fecondo tra pietra, scultura e architettura.
Come nei nostri borghi appenninici dove le vecchie case in sasso si inseriscono in modo rispettoso nel verde selvaggio e silenzioso delle nostre colline e montagne: un legame particolare con le anse del Trebbia e dell’Aveto dopo Bobbio e la corona delle “big five” del fondo valle del Nure: Carevolo, Crociglia, Bue, Nero, Ragola.

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