Orgoglio Piacenza

Stefano
Consonni

Professore di Sistemi per l'Energia e l'Ambiente
Politecnico di Milano

Chi sono

Nato e cresciuto a Piacenza, dopo aver frequentato il Liceo Respighi, si laurea in Ingegneria Meccanica, indirizzo Energia, un argomento che segnerà tutto il suo percorso di studio e lavorativo.
Si trasferisce per 5 anni a Princeton, negli Stati Uniti, dove ottiene prima un Master e, in seguito, un Ph.D. in Ingegneria Meccanica.
Lui stesso ricorda l’esperienza di Princeton come uno dei capisaldi della sua esperienza professionale e privata: un luogo meraviglioso che, oltre a dare il privilegio di essere a contatto con un ambiente accademico scientifico di altissimo livello, è stato fonte di rapporti personali e umani che tutt’ora frequenta.
Un‘esperienza che simboleggia anche la sua perenne visione della vita e che cerca di trasmettere ai suoi studenti: avere fiducia nei propri mezzi e in quel che si vuole costruire nel mondo, senza farsi spaventare dalla necessità di certezze.
Nel 1990 torna in Italia e prende servizio al Politecnico di Milano nel Dipartimento di Energetica (ora Dipartimento di Energia), prima come professore associato e poi come ordinario. In seguito viene incaricato dall’allora Rettore Adriano De Maio di perseguire la costituzione della sede di Piacenza del Politecnico, di cui è presidente dal 1997 al 2005.
Quale esperto di energia e ambiente contribuisce a iniziative di rilievo per il territorio piacentino: tra il 1995 e il 1998 è amministratore dell’Azienda Servizi Municipalizzati e poi presidente di Tecnoborgo, società di scopo che ha realizzato e poi esercito il termo-utilizzatore rifiuti a servizio della provincia di Piacenza (ora gestito da Iren Ambiente).
Negli anni 2000 torna più volte a Princeton per alcuni Visiting Professorship.
Dal 2005 è presidente di LEAP, società consortile promossa dal Politecnico per ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico nei due ambiti che più gli stanno a cuore: energia e ambiente. Attualmente LEAP è coordinatore del progetto Horizon HERCCULES, con il quale si intende dimostrare la fattibilità dell’intera filiera di Cattura, Utilizzo e Stoccaggio di CO2 ed innescare azioni concrete per il contenimento delle emissioni di gas climalteranti.

Perché Piacenza

Piacenza è il territorio da cui sono partito e a cui sono legato ed affezionato per storia personale, ma è anche il luogo dove ritrovo il vivere a misura d’uomo e la possibilità di prendermi il mio tempo pedalando nelle vicine colline.

Passioni

Passione ed entusiasmo sono i due elementi assolutamente indispensabili per qualsiasi ricercatore ed accademico.
Per questo devo dire che la mia principale passione è, ovviamente, il mio lavoro, la ricerca e lo sviluppo di progetti inerenti ambiente ed energia.
Le passioni relative all'ambito personale sono la bicicletta, che pratico ogni fine settimana, cucinare e l’ascolto della buona musica.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Il luogo che mi sento di consigliare è l’Appennino della val Trebbia.
Mi piace portare colleghi da tutto il mondo a visitare il piccolo borgo di Brugnello, il cui panorama sulle anse del fiume sottostante è meraviglioso e mozzafiato. Passeggiare per il paesino, godendosi i vicoli e le case in pietra e legno, mantenute al meglio dagli amorevoli abitanti, rende un senso di serena bellezza e pace.
Scendendo verso Piacenza, dopo aver visitato l’imperdibile centro di Bobbio, il mio consiglio è di percorre quel tratto di strada che unisce il borgo di Caldarola alla Pietra Parcellara.
Se non bastasse la bellezza assoluta della iconica pietra, sono i paesaggi che si costeggiano e si attraversano, che rimandano l’immaginario agli spazi infiniti del west americano.
Chi invece non vuole abbandonare la città deve assolutamente fermarsi a rimirare Piazza Cavalli, dove le due splendide statue equestri del Mochi incorniciano il palazzo Gotico, definito “Lo Splendido Quarto” dal grande storico dell’arte Philippe Daverio.

Riferimenti

www.polimi.it
www.leap.polimi.it