Orgoglio Piacenza

Manuela
Sogni

Curatrice accoglienza
Bearesi Giardini

Chi sono

Nata e cresciuta nella campagna piacentina in un’azienda tipicamente dedicata alla produzione del pomodoro, sviluppa da subito la passione per la condivisione e la vita in campagna.
Il desiderio di essere utile l’ha portata anche a rivestire per un mandato, nel 2014, il ruolo di primo cittadino per il piccolo comune di San Pietro in Cerro, esperienza che ama definire “intensa e forgiante”.
Da quando ha sposato Dante, che insieme al padre conduce l’azienda di famiglia, anche Monticelli d’Ongina è diventato “casa sua”; il nostro è stato da subito un matrimonio a tre, come spesso accade, l’azienda è sempre stata con noi!
La storia dell’azienda florovivaistica Bearesi è coinvolgente e totalizzante, come quella di molte famiglie che fanno delle proprie passioni un lavoro che nutrono con dedizione, impegno e unione. Mio suocero ha trasmesso ai figli l’amore per l’arte del giardinaggio legato alla curiosità di scoprire il territorio e le radici natali attraverso la memoria degli oggetti di uso comune, di chi con la terra ci lavorava.
Da amministratore si dedica alla promozione, salvaguardia e valorizzazione del territorio, la sua vocazione più vera e, per questo, cerca di sostenere il marito nella decisione di aprire i cancelli anche a chi desidera immergersi nella realtà Bearesi con il progetto “A casa del giardiniere”. Una mostra permanente realizzata nella vecchia serra, che esprime il desiderio di collegare passato e futuro diventando vivace luogo di relazione, apprendimento, riposo e fonte di energia.

Perché Piacenza

Piacenza si identifica, ai miei occhi, come il grande fiume Po, che ne ha dettato storia cultura e tradizioni.
Chi, come noi, vive lungo il fiume ne subisce il fascino.
È frequente ritrovarsi al tramonto a scattare l’ennesima fotografia dei colori del giorno che si dissolvono nell’acqua provando quella dolce malinconia che le sponde così ricche di vegetazione trasmettono.
Piacenza è anche luoghi come Isola Serafini. Una meraviglia che cerca di restare fedele a sé stessa nonostante lo scorrere del tempo, dove la bicicletta diventa lo strumento silenzioso con il quale scoprire senza disturbare, la gran varietà di esseri viventi di cui è popolata.

Passioni

Sono appassionata di storie e persone.
Accogliere coloro che scelgono di raggiungerci smuove in me ogni volta uno stupore ed una curiosità di conoscere l’altro; la mia più grande passione anche oggi è entrare in empatia con le persone, condividere pensieri e progetti, stare con i tanti giovani appassionati e promuovere iniziative insieme, fare in modo che chi ha qualcosa da insegnare trovi qui il luogo adatta per trasmetterlo.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Adoro raccontare la bassa piacentina, un luogo stupefacente, forse proprio perché inatteso.
Monticelli d'Ongina apre al visitatore meraviglie inaspettate, dalla Basilica di San Lorenzo Martire, che venne realizza per volere di Mons. Carlo Pallavicino tra il 1471 e 1480, alla Rocca Pallavicino Casali, possente e maestosa nelle forme, una delle più importanti opere difensive esistenti in pianura che ospita la Cappellina affrescata del Bembo, palazzi storici con i maestosi portici e tante realtà famigliari di mestieri antichi da tutelare, gente cordiale che parla un dialetto da cui si intuisce la vicinanza cremonese.
Imperdibile, poi, il meraviglioso territorio di Isola Serafini, classificato 'Sito di Interesse Comunitario' per la bellezza del paesaggio fluviale e per la possibilità di osservare da vicino varie specie protette di uccelli acquatici.

Riferimenti

www.bearesigiardini.com

 

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